Ricorre il 21 marzo la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, istituita per legge nel 2017: un tributo doveroso e un messaggio di responsabilità a vigilare sui principi di legalità in ogni aspetto della vita pubblica e sociale.
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Quest’anno l’Università di Firenze ricorda in modo particolare la tragica testimonianza della studentessa di Pedagogia Rossella Casini (nella foto, tratta dal suo libretto universitario).
Rossella, scomparsa dal 22 febbraio 1981 – come si legge nella lapide affissa sulla sua casa di famiglia in Borgo La Croce, 2 a Firenze -, fu “vittima della ‘ndrangheta perché per amore infranse la regola criminale del silenzio”. La sua sorte è stata rivelata solo nel 1994 da un pentito di mafia: fu brutalmente eliminata perché “colpevole” di aver provato a convincere il fidanzato a collaborare con la giustizia.
La città di Firenze ha intitolato nel 2020 a Rossella Casini il giardino di Lungarno Colombo.
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